Il pittore Massimo Lorenzo Petrucci lavora sulla parola, la ascolta, la interiorizza, la elabora e la traduce in segni pittorici, in poesia cromatica. Petrucci assume su di sé la voce della contemporaneità, la storia scorre e viene
riprodotta nelle sue opere, dove prende vita in forme multicolori, in microcosmi azzurri, paesaggi sociali, religiosi e umani. Le tecniche pittoriche e i supporti scelti da Petrucci guardano alla tradizione e alla grande arte storica, ma si aprono al mondo
odierno e ne incorporano gli elementi oggettuali. Nel suo studio i simboli e gli strumenti del progresso tecnologico, del consumismo, dell’evoluzione storica sono svuotati di senso e funzione e osservati con gli occhi innocenti di chi guarda al mondo
per la prima volta. È così che tali oggetti diventano il teatro delle costellazioni minute e colorate di Petrucci, che con i suoi acquerelli e tempere ricostruisce la storia umana da punti di vista inediti, inaspettati, da occhi sbalorditi.
Massimo Lorenzo Petrucci (1951), nasce e vive a Roma, dove studia presso l’Università La Sapienza, laureandosi in Filosofia e Storia dell’Arte. Giovanissimo inizia a dipingere e, negli anni, si dedica a varie tecniche, dalla pittura, su
supporti e con tecniche varie, al video. Nel corso degli anni Settanta viaggia attraverso l’Europa e il Mediterraneo e visita New York. A partire dagli anni Ottanta espone in diverse gallerie italiane, soprattutto a Roma. Nel 1995 incontra Stalker, in
occasione di Accordi di luce, a cura di Vittoria Blasi. Nel corso degli ultimi anni si stringe sempre di più il suo legame con il quartiere San Lorenzo di Roma, dove espone in diverse occasioni. Nel 2016 incontra lo spazio No Working durante il progetto
Xeneide Il Dono dell'Altro, che ospita la proiezione di Una goccia d’acqua, 1 aprile 2017, AuditoriumArte, Auditorium
Parco della Musica - Roma. ( Arch. Lorenzo Romito )
L'evento è a ingresso gratuito e fa parte della manifestazione Rome
Art Week, 9-14 ottobre 2017